
Introduzione alla mielatura
Fasi della mielatura
Stoccaggio dei telaini
Disopercolatura
Smielatura
Si posano i favi disopercolati all’interno dello smielatore, nel quale grazie alla forza centrifuga viene estratto il miele. Gli smielatori sono generalmente realizzati in acciaio inossidabile, (sempre più rari sono quelli in acciaio zincato) e possono essere di due tipi: radiali o tangenziali: nel primo caso i telai vengono posti radialmente all’interno del cestello cilindrico posto nello smielatore; l’unico accorgimento da adottare è quello di posizionare i telai con la parte superiore verso l’esterno, in modo da sfruttare la naturale inclinazione delle cellette; nel caso dello smielatore tangenziale invece i telai sono posti tangenzialmente al cestello. Qui l’operazione è più complessa, si iniziare ruotando lentamente per alleggerire i telai per rivoltarli successivamente. Fatto ciò si inizia a centrifugare lentamente e poi al massimo dei giri, successivamente si ruotano nuovamente i telai e si completa dal lato opposto. Senza questi accorgimenti si rischia di rompere i telai che sono soggetti durante la centrifugazione alla pressione esercitata dal miele rimasto sul lato rivolto verso l’interno dello smielatore.
Filtraggio
Viene effettuato generalmente con filtri a sacco, con maglie da 0,2 a 2 mm, o sul miele in transito dallo smielatore al maturatore o dopo la decantazione. Questa operazione permette di eliminare le impurità più grossolane.
Decantazione
In questa fase si pone il miele in recipienti detti decantatori o maturatori costituiti quasi sempre in acciaio inossidabile e si attende che le impurità vengano a galla, questo procedimento è possibile grazie all’alto peso specifico del miele, circa 1,43 chilogrammi al decimetro cubo, che permette il galleggiamento di molte impurità che possiamo trovare nel miele. Il periodo di decantazione varia da alcuni giorni a qualche settimana, in relazione alla viscosità ed alla temperatura. E’ importante che l’ambiente in cui il miele è posto a decantare presenti bassa umidità, questo per evitare che il miele si arricchisca di acqua assorbendo l’umidità dell’aria.
Confezionamento
Alla fine della decantazione il miele è pronto per essere deposto nei contenitori opportuni. Generalmente i piccoli apicoltori invasettano direttamente il loro miele. A tal proposito è utile ricordare di utilizzare sempre vasetti nuovi, infatti riciclare vasetti, si rivela, la maggior parte delle volte, sconveniente, in quanto il miele assorbe inevitabilmente gli odori residuati nel vasetto e si rischia di finire per gustare un prodotto che:“Sa di cetriolini , etc ..”. Ricordiamo infine che la presenza di vasetti di varie forme e capsule di chiusura colorate diversamente, non giocano a favore del produttore.
In conclusione è opportuno ricordare che nella produzione del miele ogni passaggio in più non fa altro che diminuirne le qualità sia nutrizionali che organolettiche.
Di conseguenza, estremizzando, meno manipolazione avviene sul prodotto e più alta sarà la sua qualità.